«Ho amato, ho riso e pianto; ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte. E allora, mentre le lacrime si fermano, trovo tutto molto divertente. A pensare che ho fatto tutto questo; e se posso dirlo, non sotto tono. "No, oh non io, l'ho fatto alla mia maniera"».
Questa è una delle ultime strofe e possiamo dire la più significativa di My Way, brano che Frank Sinatra scrisse negli studi della Reprise ad Hollywood e nemmeno lui sapeva che il brano sarebbe divenuto l'inno del mito americano del self-made man, cioè dell'uomo che si è fatto da sé e che ha vissuto tutta la vita senza rimpianti.
Tutto iniziò in Francia , grazie ad un compositore poco conosciuto; Jacques Revaux che creò una triste melodia accompagnata da un testo in inglese ma viene subito escluso dai preoduttore ma la musica conquistò Claude François un'artista pop ed esso mantenne la base musicale di Revaux ma cambiò completamente il testo ed optando per la lingua francese e il successo spinse l'artista a tentare la fortuna nell'ambito italiano ma con scarsi risultati e nel mentre Comme d’habitude veniva passata ogni giorno in tutte le radio francesi e fu ascoltata da Paul Anka che ne rimane affascinato, tanto che dopo aver raggiunto un accordo sui diritti decisi di ricavarne una versione in inglese.
Paul Anka ci lavorò un'intera notte e dopo chiamò Sinatra dicendogli; «Ho qualcosa di veramente speciale per te». Lo chiamò perché lo riteneva il più adatto a cantarlo , ma Sinatra era perplesso, anche perché in quel periodo aveva in mente di ritirarsi dalle scene.
Ma si trattava di un inno alla vita e a convincerlo fu la figlia Nancy e negli anni, alla fine My Way divenne uno de brani preferiti da Sinatra che la cantò in tutti i suoi concerti fino al definitivo ritiro nel 1995.
A consacrare ancora di più il brano furono maestri sacri del rock, come Elvis Presley, Celine Dion e Michael Bublé
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