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Lunedì 17 novembre, a 89 anni Alice ed Ellen Kessler hanno scelto di porre fine alla loro vita

Insieme fino all'ultimo passo a due


Hanno eseguito il loro "Pas de Deux" definitivo, quello studiato negli ultimi anni della loro vita. Quello che mai avrebbero voluto che il destino sottraesse loro. Cosi sono andate via insieme, come insieme hanno sempre vissuto e incantato.


Lunedi 17 novembre, a 89 anni, Alice ed Ellen Kessler, le mitiche "gemelle" dello spettacolo mondiale, hanno posto fine alle loro vite seguendo una pratica di suicidio assistito che in Germania non è punibile. Nel rispetto della prassi delineata nel 2020 da una Sentenza della Corti Costituzionale tedesca, nel pomeriggio del 17 un avvocato e una dottoressa della DGHS, l'Associazione che segue questi percorsi, hanno convocato la polizia alla residenza delle Kessler, una villa in Herzog-Christoph-Strasse, stradina verde a Grunwals, elegante sobborgo di Monaco di Baviera e hanno testimoniato come le due signore avessero liberamente e responsabilmente scelto di assumere il farmaco letale.


Una decisione presa da tempo

Il loro tramonto pare cominci dopo il covid. Ellen ha un ictus, si riprende con fatica, si parla di depressione. La loro vita sociale rallenta. Con il senno di poi, sembra che inizi una sorta di conto alla rovescia. Il testamento è pronto da tempo. Le gemelle non hanno parenti, quindi lasciano tutto a Organizzazioni benefiche che vanno da "Medici senza frontiere" a un ente che aiuta gli artisti in difficoltà. Più volte dichiarano che vogliono che i loro resti riposino con quelli di mamma Elsa, scomparsa nel 1977 e del loro barboncino Yello. Lo scorso anno in varie interviste confermano una volontà già nota: "Il nostro desiderio è andarcene insieme, lo stesso giorno. L'idea che a una delle due capiti prima è molto difficile da sopportare".

Negli ultimi giorni Alice si premura di disdire l'abbonamento all'"Abenzeitung", il quotidiano di Monaco che leggono da sempre, e le utenze domestiche. Scrivono lettere di saluto a persone care, nelle quali l'affetto si intreccia con la volontà di tranquillizzarle sulla decisione presa.

Preparano un regalo per una vicina amica, alcuni gioielli in un pacchetto da aprirsi solo dopo il 18 novembre. Infine arriva il momento dell'ultima telefonata la DGHS: è ora di far arrivare l'avvocato e la dottoressa. A loro aprono per l'ultima volta la porta della villa. Poi le gemelle Kessler chiudono il sipario con due iniezioni.

Finisce cosi, in quella bella, ma non faraonica villa perfettamente divisa in due unita da una porta scorrevole in salotto (aperta di consuetudine ma chiusa nelle rare occasioni di litigio) una delle più belle fiabe che lo spettacolo abbia mai raccontato. Protagoniste due fate bellissime, bravissime, affascinanti, capaci di incarnare, nonostante un'aurea di gelida perfezione, l'entusiasmo popolare e perfino carnale di un'Italia che il 21 gennaio del 1961, serata del loro esordio i Rai nel varietà "Giardino d'inverno, iniziava a festeggiare i suoi cent'anni di vita in un periodo di incredibile crescita economica e sociale.A questo punto uno potrebbe dire: "Peccato per chi non c'era". Ma sarebbe sbagliato. Chi può ricordare di averle viste "in diretta" rivivrà quelle emozioni nel cuore, ringiovanito per l'occasione. Gli altri possono godersele su Raiplay o su YouTube, per gustare numeri e brani ancora freschi. Del resto, chi non ha mai cantato "Da-da-un-pa?" Chi non hai mai sperato di poter dire almeno una volta nella vita che "la notte è piccola per noi,, troppo piccolina?" Chi non ha mai sognato di esseri uno di "quelli belli come noi?"


Da Lipsia alla Rai

Le "Kessler-Zwillinge", le Gemelle (omozigote pressoché identiche: che fatica riconoscerle!) Kessler, nascono il 20 agosto 1926 in Sassonia, a Nerchau, un paese nei pressi di Lipsia. All'età di 6 anni vengono mandate a studiare danza da mamma Elsa, adorata, e papa Pual, temuto e odiato (La violenza domestica era un fatto quotidiano. Ci giurammo che a noi non sarebbe successo", avrebbero detto più volte per spiegare la scelta di non sposarsi mai e viere sempre fianco a fianco).

A 11 anni entrano nella compagnia di balletto dei bambini dell'Opera di Lipsia.

Da ragazzine fuggono in quella che è diventata la Germania Ovest, raggiungono il padre a Dusseldorf e qui esordiscono al teatro di rivista Palladium.


Nel 1955 entrano nel corpo di ballo delle Bluebells al Lido di Parigi dove vengono notate, da Falqui e Sacerdote che le portano in Italia. Sono perfette per "Giardino d'Inverno", primo spettacolo di varietà nella storia della Rai.


Stelle della Tv

In pochi giorni Alice ed Ellen arrivano sulle copertine di tutti i giornali. Sono co-protagoniste di show come "Studio uno" e "Canzonissima" e ospiti ben più che d'onore di tante trasmissioni.. Il loro è un mondo in cui costumi esagerati, trionfi di piume, lustrini, copricapi, come lampadari convivono con body sensuali e miniabiti dalle frange lunghissime e tutti giocano per valorizzare quelle gambe lunghe un metro che inizialmente venivano pudicamente fasciate in calzamaglie nere.

Ma anche un mondo in cui ogni canzone può essere ballata, da uno scherzetto come "su e giù" ai classici della bossa nova e di Broadway.

Si danno anche al teatro musicale e al cinema, soprattutto in Germania, anche se la loro apparizione più famosa sono pochi secondi con Alberto Sordi nell'episodio "Guglielmo il dentone" del film "I complessi" del 1965).

"Kessler! Se mi dite si, io stasera mi sistemo! Bando ai pudori: me volete sposà? Tutt'e due! Io sono del 15 giugno: sono Gemelli pure io!" diceva loro nel 1966 in una gag di Studio Uno.

Dopo un decennio di successi anche internazionali (negli Usa le loro stelle brillano anche nei grandi spettacoli di Las Vegas e nella più importante trasmissione musicale della tv americana, "Ed Sullivan Show"), iniziano gli Anni 71 facendo un passo indietro rispetto la nostra tv. Sono ovunque, anche grazie agli amori con due attori popolari come Umberto Orsini (EWllen) ed Enrico Maria Salerno (Alice), ma "iniziavano a venir fuori delle critiche" ricorderà Ellen in un'intervista, "e allora è meglio non stancare il pubblico. Non è possibile che un'artista sia sempre in tv, se non è un presentatore".

Tornano alla grande nel 1972 a "Teatro 10".

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Nella serata dell'incontro tra Mina e Lucio Battisti, l'Italia non aspetta il duetto, ma un super annunciato "spogliarello" delle gemelle. Che naturalmente non si vedono nude, perché sono coperte da un velo bianco. Per avere lo shock della caduta dei veli bisogna aspettare il vendutissimo "Playboy del gennaio 1975 che arriva in Edicola pochi mesi dopo un altro gioiello televisivo, il numero a 4 a "Milleluci" con Mina e Raffaella Carra in cui le gemelle eseguirono il loro più famoso movimento in sincronia, quell'intrecciarsi e slanciarsi di gambe che proporranno ancora per anni,.

Nel 1986 Alice ed Ellen lasciano la casa di Roma: basterà Grunwald. Non salutano, è chiaro: a un "Porta porta" in cui Alice di fronte a Bruno Vespa suggerisce di considerare "Da-da-un-pa" l'inno nazionale della Rai (2007): a "I migliori anni" con Carlo Conti che le sorprende indossando i denti finti di Guglielmo in dentone (2009) a Sanremo con Fabio Fazio (2014). Pronte sempre ad andare ancora una volta in scena, ma solo finché si poteva dare il meglio.



 
 
 

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