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Da santo a santa. Un mito a stelle e strisce

Tra XVIII e XIX secolo gli emigrati tedeschi esportarono la festa di Sinter Klass nel corso del Seicento, dai coloni olandesi che per prima diffusero il culto di San Nicola nella Wes Amsterdam che poi divenne New York.


La figura di Sinter Klass piacque molto anche ai coloni inglesi che poi storpiarono il nome in Santa Claus e vennero esportate anche le immagini di un adulto paffuto vestito con una casacca di pelliccia che aveva il compito di spaventare i bambini monelli e poi c'era Gesù Bambino che divenne Khris Kringle.


Anno dopo anno in America Sinter Klass, Gesù Bambino e Belzinickles si unirono in un'unica figura identificabile in Santa Claus e alcuni lo immaginavano vestito con un giaccone di pelle e pantaloni verdi con un cappello a punta e la festa di San Nicola assume caratteri sempre più laici e si sovrappose alla festa di natale.


Il contesto americano

Un momento importante per la nascita di Santa Claus è datato al 1804 e si tratta dell'anno di nascita della New York Historical Society i cui membri elessero San Nicola santo patrono e alla società piaceva l'idea del Sinter Klaas dispensatore di doni ereditata dalla tradizione tedesca e gli americani si impossessarono di questa figura e la visita di san Nicola fu fatta coincidere con quella del Natale.


Nel 1810 Samuel Pintard, portavoce di un'antica famiglia inglese riformulò il concetto di natale, trasformandolo in una giornata di festa dedicata all'intera famiglia e affossando l'idea di una celebrazione pubblica fino ad allora legata solo all'arrivo del nuovo anno.


La nascita di Sancte Claus

In questo clima di revisione delle festività si delineò anche il primo ritratto di Santa Claus contenuto nel libro History of New York di Washington Irving e più che un saggio storico era un'opera narrativa fatta di gusto satirico capace di ricreare l'epoca coloniale di New York e nella prima edizione esso ironizza sulle origini tedesche New York e descrive la figura di San Nicola come quella di un uomo anziano vestito di scuro che si aggirava per le vie della città su un cavallo.


Nel 1810, in occasione della festa annuale dedicata a San Nicola fu raffigurata una statua in legno che raffigurava Sinter Klaas e la presentazione pubblica della statua fu accompagnata dalla lettura di una poesia in tedesco nel cui testo faceva capolino il nome di "Sancte Claus" e quello stesso anno Knickerbocker entrò a far parte della New York Historical Society e nel 1812 consegnò alle stampe una nuova edizione di Hostory of New York dove appariva un ritratto più articolato di San Nicola descritto come un vescovo che la notte di Natale si sposta con una carrozza trainata da cavalli e questo cavallo è in grado di elevarsi sugli alberi e sui tetti delle case per consentire a San Nicola di portare i doni ai bambini.


Dai cavalli alle renne

Un altro passo avanti nella messa a fuoco di Santa Claus è datata al 1821, quando William Gilley pubblicò un poema dedicato a Sancteclaus, si aveva cosi un vescovo in miniatura vestito con un abito e una pelliccia che guidava una slitta trainata da una renna e nel 1822 venne pubblicato un altro piccolo poema dal titolo The Chrildern's Friend, cioè, L'amico dei bambini in cui la slitta trainata da alcune renne diventava magicamente volante.


Clement Clarke Moore

La figura letteraria più influente per i bambini americani è rappresentata da Clement Clarke Moore , studioso di teologia e il suo poema, "A visit from St. Nicholas fu scritto nel 1822 e pubblicato nel 1823 sul giornale Troy Sentinel.


Con Moore la figura di Santa Claus si arricchisce di mille piccoli nuovi particolari e il poema fu scritto durante un soggiorno al villaggio di Greenwich ed il suo San Nicola fu ispirato dal personaggio tedesco che guidava la vettura.


Il personaggio è descritto come un piccolo personaggio curioso, vivace e rapidissimo che si nasconde nelle case dei bambini buoni attraverso i camini e viene riconfermata l'idea della slitta volante trainata da renne e Moore rispetto ai suoi predecessori compie passi avanti indicandone anche il numero e il nome in quanto, qui le renne sarebbero 8 e i loro nomi, sono: Blitzen, Comet, Cupid, Dancer, Dasher, Donner, Prancer e Vixen e l'autore è il primo che colloca l'arrivo di Santa Claus il 24 dicembre, la vigilia di natale,.


Il libro ebbe molto successo sia negli Stati Uniti che in Europa e grazie a Moore i bambini americani si riappropriarono del loro vecchio San Nicola e questo volume può essere considerato una cesura tra la figura di San Nicola e quella di Santa Claus

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