Se c'è un personaggio a cui Santa Claus deve la popolarità internazionale questo è sicuramente l'americano Haddon Sundblom, sicuramente il nome non dice nulla ma c'è una parola in grado di evocarlo, ovvero la Coca Cola, quindi, Haddon Sundblom è l'autore delle tavole pubblicitarie natalizie che dal 1931 al 1964 hanno trasformato Santa Claus in un'icona e senza il disegnatore l'evoluzione di Santa Claus sarebbe stata sicuramente diversa, oggi magari possiamo pensare che poteva essere magro e senza barba e magari non avrebbe il vestito rosso con la pelliccia bianca e magari avrebbe indossato un cappotto blu o invece della slitta trainata dalle renne si sarebbe spostato su una barca.
Testimonial invernale
L'idea di affidare alla matita di Sundblom questo "testimonial" risale agli anni 30, quando un gruppo di pubblicitari della Coca Cola Company era in cerca di alcune idee per incrementare le vendite della bibita anche nei mesi invernali e la campagna pubblicitaria fu un vero e proprio successo, oltre le aspettative.
Negli anni l'associazione tra la Coca Cola e il suo testimonial divenne sempre più stressa, tanto che molti consideravano Santa Claus un'invenzione della Coca Cola Company. ma la storia, come sappiamo non è cosi.
Marchio vivente
Per le sue prime tavole che raffiguravano Santa Claus, databili tra il 1931 e il 1949, Sundblom si ispirò all'amico Lou Prentice, un grasso commerciante in pensione, morto alla fine degli anni 40.
Nelle tavole più recenti che si hanno tra il 1950 e il 1964 in Santa Claus arrivano le caratteristiche tipiche di Suntblom e secondo alcuni il disegnatore ha fatto tesoro dei colori che da sempre contraddistinguono la bibita, ovvero; il rosso ed il bianco e dal punto di vista cromatico, il suo Santa Claus può essere considerato un vero e proprio marchio, una figura in grado di sedurre, divertire e accentuare il prodotto agli occhi del pubblico e c'è chi dice che le affinità cromatiche con il marchio della Coca Cola siano una semplice coincidenza.
Secondo Barbara Charles e J.R. Taylor, autori del libro: "Dream of Santa; Haddon Sundblom's Advertising Paintings for Christmas", Sundblom si impossessò di criteri già diffusi ed i due autori, citano anche un articolo apparso sul New York Times del 27 novembre 1927 dove si legge che tra i bambini americani si andava affermando una precisa immagine di Santa Claus con altezza e peso sempre più definiti e indumenti rossi bordati di bianco, un cappuccio e una folta barba a cespuglio.
Il Santa Clus disegnato da Sundblom ha rappresentato un caso spettacolare nella storia della pubblicità e l'associazione tra Santa Claus e la Coca Cola è talmente stretta che anche le bibite concorrenti tendono ad imitare l'abbinamento e ci sono almeno due Santa Claus associato alla Coca Cola.
Il primo riguarda la rivale numero uno delle bibite rivali, ovvero la Pepsi mentre la seconda bibita è la Royal Crown Cola.
Il Santa Claus della Pepsi è degno di attenzione, in quanto porta la firma di un disegnatore americano importante, ovvero: Norman Rockwell e l'illustrazione risale al 1965 e non si tratta di un anno casuale in quanto le ultime tavole di Sundblom per la Coca Cola risalgono al 1964 e l'interruzione del sodalizio spinse la Pepsi ad impossessarsi del testimonial affidando tutto ad un disegnatore ancora più importante di Sundblom.
Il Santa Claus della Pepsi è un pò più stilizzato rispetto a quello della Coke e Rockwell elimina gli scorponi, il cinturone e le bordature con il pellicciotto bianco e la casacca e i pantaloni divennero più attillati, rimangono solo i bottoni dorati, il cappuccio e la folta barba bianca ed inoltre, il Santa Claus della Pepsi fuma la pipa.
Negli stessi anni di Sundblom, Rockwell ha realizzato delle tavole pubblicitarie anche per la Coca Cola creando pubblicità di argomento generico.
La Royal Crown, dal 1905 ha collezionato una galleria di prestigiosi testimonial ed il Santa Claus della RC oltre ad essere contemporaneo e affine a quello di Sundblom
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