Siamo tutti da ricoverare
- Redazione

- 15 ore fa
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Nella sua opera "Il malato immaginario", il drammaturgo francese Moliere lancia una provocazione: "Vuoi un dottore che sia sempre con te? Allora diventa tu stesso un dottore!".
Oggi troppe persone hanno preso alla lettera quel consiglio, cercando sul web i propri sintomi e appassionandosi alle serie ambientate negli ospedali.

L'ultima in ordine di tempo è pluripremiata "The Pitt", in onda su Sky.
"La medicina in tv, se presa con le dovute pinze, non è affatto un male" afferma il dottor Michele Carlucci, Primario dell'Unità Operativa Chirurgia Generale e delle Urgenze all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
"Spesso in queste serie a farla da padrone sono le storie personali di medici e infermieri. Nel nostro lavoro quotidiano il protagonista, invece, è il paziente. In tanti oggi si rivolgono a questi bei romanzi televisivi o a internet per placare le proprie ansie, ma ogni caso è a se stante, le cure vanno cucite addosso al paziente" conclude Carlucci.
Fino a qui la scienza; ora torniamo alla finzione; quali sono le vostre serie "medical" preferite?
Tra queste, abbiamo:
The Pitt: chi l'avrebbe mai detto che Noah Wyle, il giovane medico idealista di "E.R", sarebbe tornato a indossare lo stetoscopio? Dopo aver detto addio al dottor Carter, Wyle ha passato anni difficili in cui sembrava che Hollywood si fosse dimenticata di lui. Il riscatto è arrivato con il ruolo del dottor Robby in "The Pitt", la nuova serie diventata un fenomeno televisivo oltreoceano, dove già si sta girando la seconda stagione dopo il trionfo degli Emmy Awards. Ambientata in un moderno pronto soccorso del Trauma Medical Center di Pittsburgh, la seire offre uno sguardo crudo e realistico sulla medicina d'urgenza, raccontando in 15 episodi le storie degli operatori sanitari che, tra corsie affollate e decisioni da prendere in pochi istanti, combattono ogni giorno per salvare centinaia di vite.
George Clooney: Negli anni 90 "E.R. - Medici in prima linea" ha rivoluzionato il racconto degli Ospedali in televisione. E lo ha fatto con un approccio schietto e molto meno romanzato rispetto alla concorrenza, raccontando con una buona dose di adrenalina le vite del personale sanitario in forze al pronto soccorso del Country General Hospital di Cook, nella contea di Chicago. A firmare "E.R." è Michael Crichton, lo scrittore americano autore di "Jurassic Park". Trasmessa dal 1994 al 2009 per un totale di 15 stagioni e 331 episodi, la serie ha anche il merito di avere lanciato le carriere di alcuni dei noti attori di oggi. In particolare, quella di George Clooney, il fascinoso dottor Doug Ross delle prime stagioni della serie, ma anche di Julianna Margulies, volto della dolce infermiera Carol Hathaway
DA 60 anni in corsia: Percorrendo il brivido che separa la vita dalla morte, le corsie d'ospedale possono essere la scenografia ideale di un grande melodramma. Lo hanno intuito i coniugi Frank e Doris Hursley ideatori della soap "General Hospital", trasmessa a partire dal 1963 e tuttora in onda sulla rete americana ACV con circa 15mila episodi realizzati. Il racconto ruota intorno alle vite dei medici, infermieri e pazienti dell'ospedale Port Charles a New York. Per lo più inedita in Italia, la soap ha fatto capolino sui nostri schermi tra gli anni 80 e 90 col titolo "Avventure e amori a Port Charles", senza però ottenere dai noi lo stesso successo che ha registrato in patria sin dal suo debutto.
Meredith Grey: Ha superato innumerevoli sparatorie, inondazioni, imbarcazioni colate a picco, valanghe di fango, voragini che si aprono nel bel mezzo di Seattle: terremoti, tempeste, tre incidenti aerei, due esplosioni in ospedale, una pandemia (purtroppo vera) e la morte del suo amato Derek. Ma Meredith Grey (Ellen Pompeo) continua a vivere e a lottare con noi. Dal 2005 "Grey's Anatomy" è tra le serie più viste al mondo. Il segreto di questa fiction che quest'anno ha raggiunto il traguardo delle 22 stagioni e dei 450 episodi? Casi medici talmente assurdi da sembrare finti, una colonna sonora azzecatissima e un cast che si rinnova in continuazione. "La giostra non smette mai di girare" è il motto della serie, e in fondo è proprio cosi: la vita sa sempre trovare il modo per sorprenderci.
Un successo italiano nel mondo: Dopo vini e formaggi, gli italiani esportano anche i medici (televisivi). E questo il caso del dottor Andrea Fanti, il personaggio interpretato da Luca Argentero in "DOC - Nelle tue mani". La fiction targata Rai e Lux Vide, di cui si sta girando la quarta stagione, vanta già un remake americano, uno messicano e si lavora anche a una versione turca. Basata sul libro "Meno dodici" scritto da Pierdante Piccioni assieme a Pierangelo Sapegno, la serie ha conquistato il pubblico nel pieno della pandemia da Covid-19. E da allora gli spettatori continuano ad appassionarsi alle storie del personale del Policlinico Ambrosiano di Milano. L'ultima stagione ha registrato una media di ascolti che è volata sopra ai 5 milioni.
Dr House: Oggi avrebbe vita breve lo scorbutico Gregory House, il medico col volto di Hugh Laurie nella serie trasmessa dal 2004 al 2012. Genio e sregolatezza: il dottor House è un luminare in nefrologia e infettivologia, capace di azzeccare anche le diagnosi più misteriose.. Ma la sua vita privata è un disastro, a cominciare dal suo abuso di farmaci antidolorifici. Il successo di "Dr House" sta proprio nel far vedere una vita ospedaliera fatta più di ombre che di luci, dove i medici a volte si ritrovano soli contro tutti per tutelare gli interessi del paziente, tra assicurazioni sanitarie indolenti e dirigenti interessati solo al profitto. Una serie che a suo tempo ha avuto un grande successo e che sa ancora intrattenere.









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