Non c’entra nulla con il Café Apartment di Ho Chi Minh, un edificio degli Anni ’60 in Vietnam dove si dislocano per 9 piani caffetterie, bar, negozi di artigianato al posto di ordinari appartamenti. E non c’entra neppure con alcuni locali sparsi per il mondo che si chiamano in modo simile, apartment cafe. Cercandolo sui social si capisce che è un micro-trend, con non più di un migliaio di contenuti al seguito, anche se molti di questi – a partire dal 2022 – sono diventati virali. Eppure ci sono tutte le carte in regola perché diventi un’onda sempre più lunga e più corposa, capace di investire varie città.
Che cosa vuol dire organizzare un “apartment cafè”
Stiamo parlando della moda di trasformare il proprio appartamento in una caffetteria solo per un giorno, oppure per più giorni. Si tratta di un’evoluzione del concetto di pop-up, esteso questa volta al mondo del caffè, ma anche di un secondo trend che si incrocia con quello dei ristoranti temporanei, ovvero quello della colazione. Cosa succede se il miglior momento per incontrarsi non è più l’aperitivo e se vogliamo ricreare le atmosfere di una caffetteria “cozy” come si dice negli Stati Uniti, direttamente a casa nostra?
Baristi per un giorno: dai semplici appassionati ai veri e propri professionisti
Rispondono una serie di video su Instagram e Tik Tok, dove vari creator e ospiti raccontano come hanno trasformato la propria casa in una caffetteria per una mattina. I livelli di professionismo sono di tutte le sfumature: dal semplice caffè con le amiche con torte e tazzoni di matcha latte, come dimostra la creator @nomnomjaimie, fino ad eventi studiati fino ai minimi dettagli dove c’è persino un menu da cui ordinare, una lista degli ospiti, un bancone e uno sponsor. Già perché la maggior parte di questi eventi rimane gratuita, su invito e può muoversi quindi una zona border line dove a intervenire sono spesso i brand, di macchine di caffè o caffè, che possono finanziare questi eventi di network e di pubbliche relazioni allo stesso tempo.
Come si organizza un caffè a casa propria
C’è quindi tutto un filone di video che spiega come è stato organizzato e pensato l’evento: lo mostra @itshellissa su Instagram, che ha creato una piccola offerta per un weekend selezionando anche ceramiche e piatti ad hoc. Incentrati sul matcha, a metà tra workshop e masterclass sul caffè, i pop up organizzati invece da @withbrandonn, oppure quelli di Matthew De Guzman che si definisce un “internet barista” e non a caso ha organizzato più di un pop-up del genere in California, con biscotti, dolci e bevande al caffè di ogni tipo. Viene veramente voglia di farsi invitare, in qualche modo. C’è una cosa che unisce tutti gli organizzatori? La passione per il caffè e affiliati.
In Italia, il duo di designer che organizza caffè per un network
E ora che di questo trend ne ha parlato anche Eater, possiamo chiederci se in Italia c’è qualcosa di simile. La risposta? Ne abbiamo almeno una. Ci arriva da un duo di designer romani, Alessandro D’Angeli ed Eleonora Carbone, che in diversi momenti dell’anno organizzano dei caffè nella loro casa-studio. Qui riuniscono diverse persone, più o meno vicine per conoscenza, intorno al mondo dei caffè specialty di cui sono diventati sempre più appassionati nel corso del tempo (e hanno progettato e disegnato anche dei prodotti per filtrare il caffè). “è un discorso fortemente legato al network” ci spiegano Alessandro ed Eleonora, “ci siamo resi conto nel tempo che socializzare e parlare è più facile la mattina, in assenza di alcol, per un tempo definito e in una situazione come questa”. Certo ci vuole anche un atto di fiducia ad invitare presso la propria abitazione persone che si conoscono magari non benissimo, ma di solito chi accetta un invito del genere è preparato psicologicamente a fare relazioni, scambiare conversazioni e, ovviamente, apprezzare un buon caffè.
Fonte: Today Storie
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